Sono più leggeri dell’acqua e, non essendo idrosolubili, tranne poche eccezioni come gli oli ad alto contenuto aromatico come la cannella, i chiodi di garofano o la senape, vanno disciolti in altre sostanze quali oli vegetali, latte, panna, miele, sapone, alcool, sale, argilla.
Le essenze hanno una consistenza e densità che può variare non solo dal tipo di olio, ma anche dal passare del tempo.
Queste sostanze sono molto volatili e, lasciate a contatto con l’aria, tendono ad evaporare senza lasciare alcun residuo oleoso. Per questa ragione devono essere conservate in boccette scure e ben chiuse, in un luogo fresco ed al riparo dalla luce. Oli essenziali mal conservati tendono a perdere volume e a diventare resinosi.
Ogni olio possiede molteplici proprietà, che lo rende adatto a svariati utilizzi. Le miscele delle essenze dovrebbero essere variate dopo un po’ di tempo di utilizzo, per avere sempre risultati ottimali.
Ricordiamoci sempre che, a fronte di tanti benefici, gli oli non dovrebbero essere utilizzati mai puri sulla pelle (ad eccezione della lavanda, della melissa, della pianta del tè e della rosa), in quanto potrebbero provocare irritazioni della pelle e delle mucose. Inoltre gli oli essenziali sono molto infiammabili.
Le essenze si dividono in tre famiglie, contraddistinte da una “nota”, ognuna delle quali ha un proprio tipo di proprietà e caratteristiche:
- nota di base
- nota di cuore
- nota di testa